giovedì 5 febbraio 2009

immagine e immagini.



punto primo. l'immagine diventa importante nei momenti di crisi. l'immagine riguarda l'aspetto esteriore della persona, ma è anche espressione di qualcosa di interno.
ho tagliato di nuovo i capelli. in particolare questa volta me la sono presa con la frangia e adesso sembro un misto fra una casalinga anni 50 e la versione sfigata di una suicidegirl...vedasi foto...




punto secondo. non ho resistito...ieri pomeriggio sono passata di fronte alla tanto discussa clinica udinese. In realtà, mettendo da parte la mia opinione personale, le manifestazioni spontanee o procurate, l'opinione dei giornali-ieri sulla prima pagine del portale internet di un telegiornale nazionale c'era un articolo che indagava sull'esistenza di varie supposizioni, decreti, pareri e indagini, quello che più mi ha impressionato è il dispiegamento di mezzi televisivi, almeno 10 camion parcheggiati da più di 4 giorni di fronte alla clinica: sembrava la scena di un film o meglio che stessero girando un film. Un signore di passaggio mi vede scattare delle foto e mi chiede: ma cosa fai? io: sto scattando delle foto ai camion lui: è una cosa incredibile vero? io: sì infatti sono venuta con la macchina fotografica proprio perchè non ci credevo, tralaltro sono tutti qui da quasi 4 giorni... lui: e si fermeranno ancora per 15, credo. io: oddio devono riprendere proprio ogni minuto. lui: sì certo, invece di lasciare che una questione così segua ormai il suo corso in pace... non so chi fosse, se pro o contro, però gli dò ragione. tralaltro non capisco anche il perchè c'è molta gente che ha un opinione su questo argomento, mentre di altre materie magari della stessa gravità oppure di peso superiore non si intaressa...come nasce un regime? e perchè non ci si accorge della sua nascita? questo è ancora un altro punto.

da un mio libro di testo: " ...E allora è chiaro che quest'ultima non necessariamente sa ha ex abrupto, per effetto di un colpo di stato o di un rivoluzione, potendosi pertanto anche aversi in modo indolore, a conclusione di un processo a volte assai lungo, la cui stessa esistenza non di rado si riconosce a fatica e tra non poche incertezze, ex post e mai durante o peggio, prima, in applicazione quindi di criteri storicamente e politicamente connotati. ...".

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