martedì 18 febbraio 2014

Centro per l'impiego.

Mi torna in mente troppo spesso questa storia che risale ad un annetto fa. Devo raccontarla.

Ho una vita lavorativa precarissima, ma fino a settembre 2012 non mi ero ancora iscritta al centro per l'impiego della città dove sono residente.

Quindi dopo la fine di un contratto lavorativo, vado e mi iscrivo.

Help desk -> sportello -> mi iscrivo -> mi danno appuntamento per riscrivere il curriculum.

Il mio curriculum è già in formato europeo, sia in italiano che in inglese (tempo fa lo tenevo anche in spagnolo, quando ero a Madrid o avevo ancora quella di trovare la lavoro). Vado all'appuntamento che è pomeridiano (fuori dall'orario normale di lavoro), mi siedo e l'addetta parte con un cazziatone perchè dal database uscivano solo pochi lavori (lavori che avevo fatto d'estate, tipo pulizie durante i concerti allo Stadio Friuli, hostess o logistica) e non mi ero mai iscritta al centro per l'impiego.
Le mostro il mio curriculum che consta di 3 pagine e le spiego che spesso non tutti svolgono attività lavorativa nella provincia di residenza oppure a volte (tante purtroppo) ti pagano con ritenuta d'acconto o voucher.
L'addetta si calma inizia a riscrivere il mio curriculum con un programma che hanno i centri per l'impiego, dicendo che così tutti i miei dati sarebbero messi online e ciò avrebbe facilitato il mio inserimento lavorativo. Dopo circa 40 minuti il curriculum riscritto è pronto. L'addetta però mi dice che posso usare anche il curriculum già scritto da me, cosa che ho continuato a fare.
Risultato 40 minuti persi inutilmente.
Alla fine mi congeda dandomi una copia del curriculum e con la promessa che mi avrebbe scritto una mail con questo curriculum riscritto. Mai arrivata questa mail.

Altro episodio. Nel gennaio 2013, stavo svolgendo ancora delle traduzioni dall'inglese per il mio ex ufficio nel consegnarle una mia ex collega mi invita ad andare a presentarmi al centro per l'impiego perchè c'era la possibilità di una work experience in una ditta della zona industriale nella città dove vivo. Mi lascia il nome del responsabile del procedimento (che io, perchè sono stupida, perdo). Vado al centro per l'impiego, colpa mia mi confondo responsabile (vado da quello che gestisce il lavoro per fasce a rischio, tipo disabili, ecc...) aspetto, poi entro e il responsabile per fortuna mi indirizza correttamente. Chiedo scusa e entro nell'ufficio giusto. L'addetto, dall'inizio, ha problemi con il computer e chiede a me se so come risolverlo. Mi scuso, ma non ho la soluzione. Chiama l'assistenza e risolve il problema. Inizia a guardare il mio curriculum e vede che ho studiato in Spagna. Quindi mi racconta di quando studiava a Salamanca e mi parla spagnolo. Io rispondo un po' (passati 20 minuti). Mi parla di sua figlia che è andata a studiare economia in Inghilterra (se riesce a permetterselo complimenti). Poi mi dice che non ho indicato tutti i lavori che ho fatto e che c'è un buco. Io rispondo che in quel periodo avevo svolto lavori non di alto livello e che mi sembrava inutile indicarli. In quello mi chiamano i vigili urbani che mi dicono di spostare la macchina (macchina non in divieto, ma parcheggiata fuori dagli stalli a pagamento, perchè nella mia cittadina di 10.000 abitanti scarsi i parcheggi costano 90 cent all'ora anche la domenica). I vigili quindi avevano chiamato a casa mia, chiamato a casa di mia mamma dove mia sorella gli aveva dato il mio numero di cell. Scendo a spostare la macchina, pago il ticket. Torno. L'addetto continua a dirmi che ne curriculum c'è un buco e che ha paura che il datore di lavoro gli chieda cosa ho fatto e poi fa una battuta del tipo "cosa hai fatto? eri in prigione?". Ecco con questa io decido di uscire dall'ufficio. La stessa giornata gli mando una mail con il curriculum corretto alla quale avrei dovuto aver risposta. Mai avuta nemmeno un "grazie l'ho ricevuto". Tempo perso 3ore e mezza.

Adesso devo riscrivermi perchè se finisce un lavoro tipo co.co.co. la registrazione alle liste di disoccupazione non è automatica. Mi viene da ridere.